Grotta di Cittareale: esperienza esaltante!

26/04/2019 – Grotta di Città Reale

Ieri con Valentina, Karla e Luca siamo andati a Cittareale dove si sta svolgendo una bella manifestazione celebrativa della grotta suddetta, manifestazione organizzata dal gruppo Speleologico di Terni “i Pipistrelli”.
Ci siamo trovati alle 7:15 al bar Bellanapoli di Santa Maria degli Angeli e dopo il classico caffettino siamo partiti alla volta di Cittareale
che abbiamo raggiunto dopo un viaggio di circa due ore abbondanti.
Ci siamo recati subito al campo realizzato dagli organizzatori, ci hanno accolto cordialmente, ci hanno offerto una bella colazione, durante la quale si è progettata la visita alla grotta con tanto di piantina. Dopo aver organizzato la visita ci siamo recati alle macchine per prepararci, con zaini in spalla abbiamo iniziato la ripida salita e dopo circa venti minuti di avvicinamento abbiamo raggiunto l’ingresso della grotta che è piuttosto nascosto.
Il nostro presidente provvede a istallare l’armo di ingresso, dopo di che si inizia a entrare. Sono le 12. Io entro per ultimo e quando arrivo infondo al pozzo di ingresso, di circa 20m trovo tutti ad aspettarmi, qui Luca mi rivolge alcuni “benevoli” consigli sulla mia attrezzatura, che oltre a essere nuova e fiammante, era “perfettamente” sistemata, si fa per dire. Pronti via iniziamo la discesa e dopo poco incontriamo la prima asperità, una strettoia che sale per perpendicolare per circa 4m molto stretta, con un bello sforzo e con tecniche differenti riusciamo a salire tutti. La grotta si dipana per lo più su una superficie ondulata tendente alla discesa, umida con pochissimo fango. si prosegue per per raggiungere la zona detta “degli asteroidi”, per raggiungerla si devono percorrere numerosi cunicoli che richiedono, per poterli percorrere di gattonare o strisciare, benedette ginocchiere e gomitiere, ma la protezione per la schiena non l’ho portata per cui una ruvida carezza della roccia  mi fa gridare di “piacere”. La grotta inizialmente piuttosto scura nelle sue pareti, cambia molto nelle sue parti più lontane dall’ingresso, proprio verso la zona , della degli Asteroidi, si fa di un bianco lucente e di multi colore, veramente bella, per me emozionante. A questo punto, l’ora è tarda e alle 15:45 decidiamo di tornare indietro, le ragazze si erano già avviate, noi cerchiamo di raggiungerle, durante il percorso di rientro Luca vuole fare una foto con me come soggetto umano, allora piazza tutto luci, cavalletto e …, nel momento che prende la fotocamera in mano esclama..”.cazz ho dimenticato la scheda sd…”, prova a vedere se la fotocamera ha una memoria interna , ma niente. Secondo me la verità è che il soggetto umano da inquadrare metteva a rischio l’integrità della fotocamera. Dopo circa tre ore raggiungiamo l’uscita, qui troviamo tempo “da lupi”, pioggia e nebbia, cominciamo a scendere cercando di percorrere la strada fatta salendo, puntualmente ci perdiamo, cominciamo a salire lungo il torrente pensando che eravamo scesi troppo rispetto al campo, Valentina intuisce che forse non bisognava salire ma scendere, tutti decidiamo di seguire la sua intuizione e poco dopo intravediamo tra la nebbia la grande tenda Ferrino del campo base. Arrivati al campo troviamo gli amici dell’organizzazione che stavano preparando diverse cibarie, aperitivi, pasta, secondi, contorno, frutta e da bere in abbondanza, dopo aver scambiato con loro le impressioni sulla grotta,che avevamo da poco lasciato, siamo andati alle macchine a cambiarci. Ci siamo cambiati in fretta perchè tutti volevamo gradire quanto preparato dagli amici organizzatori, visto che avevamo una fame , come si dice , “da lupi”. Dopo aver gradito e contribuito economicamente ho salutato e ringraziato gli amici che ci hanno, diciamo, ospitato e i mie compagni di avventura per l’opportunità che mi hanno offerto, di visitare un’altra meraviglia del mondo ipogeo, che tanto amiamo.

 

Michele Minelli