17-18/10/2014, Grotta di Monte Cucco.
Tra impegni personali e quelli con il gruppo speleo per il corso sono passati ormai quasi due mesi dall’ultimo campo interno e finalmente si torna nelle Regione del Cucco Libero, con mille obiettivi nella testa; si parte venerdì pomeriggio dopo pranzo, il tempo ti fa subito capire che l’estate ormai è finita nebbia simil pioggia e vento forte ci accompagnano fino all’ingresso.
Arrivati in Sala Agnese iniziamo subito col rifare il rilievo della Galleria Tre Corde e visti i recenti problemi avuti con il DistoX di Lorenzo vogliamo essere sicure che il rilievo già effettuato sia corretto, ma dopo poche puntate ci rendiamo conto che i problemi non sono stati risolti neanche dopo la nuova calibrazione effettuata la settimana precedente. Abbandoniamo quindi il rilievo e ci dedichiamo all’esplorazione di alcune finestre suo Pozzo Cristiano che ci incuriosivano ormai da tempo. Le finestre si aprono a circa trenta metri di altezza dalla base del Pozzo Cristiano, all’incirca sulla stessa quota dell’ingresso della Galleria Tre Corde. Purtroppo a parte qualche bello scheletro di pipistrellone e fessure piene di fango non danno nessuna prosecuzione; nel tornare verso Sala Agnese controlliamo ogni fessura nella Galleria Tre Corde fino ad individuare un nuovo maledetto meandro che riparte, questa volta chi non si fa i cazzi suoi è Lorenzo. Il meandro non è dei più comodi e dopo qualche metro mi ritrovo davanti una curva a s che andrebbe allargata x consentire il passaggio. Anche qui ci rimane qualche dubbio ma il dubbio più grande lo abbiamo per un finestrone sul Pozzo della Somma che Scotta, una finestra che coincide esattamente con la Galleria Tre Corde e che i marchigiani scopritori della galleria non hanno incredibilmente visto come i meandri “Fatte i Cazzi Tui” e quello citato in precedenza. Sono ormai le due di notte quando arriviamo al campo anche se ancora non abbiamo tanto sonno e l’idea di vedere cosa si nasconde dopo quella finestra ci attira molto decidiamo di dormire visto che il sabato dovevamo uscire presto. La mattina appena svegli il pensiero è quello di proseguire l’esplorazione ma il tempo non è a nostro favore e ci incamminiamo verso l’uscita, arrivati ai Rami Sinistri del Baratro incontriamo Mirko, Marco e Tommaso che stavano montando una doppia via perché anche loro come noi il giorno seguente avevano l’impegno del corso speleo, dopo una breve chiacchierata li salutiamo e usciamo. Domenica mattina siamo di nuovo in pista per aiutare ad accompagnare i nuovi corsisti che si affidano alle esperte mani del GSCAIPG.
Lorenzo Brustenghi
Matteo Guiducci