09/07/2017. Grotta di Monte Cucco.
Il gruppo, capitanato da Claudia che ci prende sotto le sue ali, è composto da molti “ritorni”: Elisa e Filippo, prima grotta dopo la fine del corso, Simone e Simone (speleo spoletino che ha appena concluso il corso), freschi delle loro prime avventure. L’obiettivo è quello di riprendere (o migliorare) la familiarità con la corda, l’inizio promette bene: Elisa in ritardo come sempre e senza un guanto, mentre Filippo sfodera una delle sue migliori mise per il calendario del 2017 (foto in allegato).
Entriamo tra tutto alle dieci, vestendoci in grotta per non intralciare il gruppo di 80 persone in visita alla turistica. Si scende abbastanza bene: i laghetti sono oramai in secca e il Terni, il Perugia e i Rami Sinistri vengono superati velocemente. Si arriva al Baratro dove i maschi del gruppo premono per scendere: ci affacceremo soltanto, in sicurezza sui traversi, a guardare il fondo, un po’ per l’orario e un po’ perché forse non è la risalita più indicata dopo molto tempo di inattività.
Finalmente viene l’ora del ristoro e le salsicce di Claudia, unite alle svariate uova sode di Filippo, saziano tutti i palati. Decidiamo di ripartire: le prime pedalate sono toste ma non ci facciamo scoraggiare e pian piano ci si avvicina all’uscita. Sulle corde del Terni ci raggiungono Lucia, Matteo e Stefano, di rientro dal Meandrino, e per le cinque del pomeriggio riusciamo ad essere tutti fuori, decisi ad andare un po’ oltre la prossima volta.
Elisa