07/01/2017, Grotta di Monte Cucco.
Siamo carichi in tutti i sensi, sia emotivamente che materialmente. Le condizioni non sono ottimali, nei giorni passati la neve è caduta copiosa e le basse temperature non aiutano, arriviamo con le macchine fino al bivio per Val di Ranco oltre un muro di neve blocca la strada. Siamo in cinque, Matteo, Lorenzo, Roberto, Lucia e Fabrizio.
Ci mettiamo in cammino verso la grotta, il termometro della macchina segna -10 il vento è fortissimo tanto che la temperatura percepita è molto più bassa. Dopo quasi due ore arriviamo all’ingresso della grotta dove spaliamo la neve davanti al cancello e con un fornellino a gas, che per il freddo fatica a funzionare, scaldiamo il lucchetto per liberarlo dal ghiaccio e finalmente entriamo.
Dentro candelotti e lastre di ghiaccio arrivano fino alla sala della Cattedrale ed un vento gelido attraversa la grotta, arriviamo finalmente alla base della Fluoresceina e qui ci dividiamo in due gruppi: Matteo e Roberto si dirigono in cima al camino per proseguire la risalita mentre gli altri tre si dedicano al rilievo e l’armo per controllare una galleria laterale.
Le due squadre si tengono in contatto con delle radio anche se in alcuni momenti la troppa distanza fa perdere il segnale, facendo arrivare solo parzialmente i discorsi. La squadra avanzata prosegue la risalita in testa al pozzo entrando nel meandro che lo sovrasta, Matteo arriva a pochi metri dalla volta dove si nota la classica forma a serratura del meandro ma un restringimento blocca il passaggio, si intravede anche la possibile prosecuzione che tanto sogniamo ma che al momento tale rimane. Il sogno viene alimentato anche da un forte rumore costante che lascia pensare ad un flusso d’aria proveniente dall’alto e nascosto dalle curve del meandro.
Matteo, non ricevendo supporto dalla seconda squadra, si disarma e riarma nuovamente il camino terminale in preparazione della prossima uscita finalizzata alla disostruzione senza che le corde si lesionino. Confeziona un bel tiro unico nel vuoto di una trentina di metri.
Più in basso Lucia termina la risalita nella condotta laterale alla sommità del primo camino risalito; lascerà la strada libera ai rilevatori Lorenzo e Fabrizio che dopo un bel bagno in una scomoda pozza d’acqua si rendono conto che la galleria stringe inesorabilmente.
Zuppi e stanchi, organizziamo il randez vous con ultimo comunicato radio ritrovandoci alla base del camino pronti per la lenta risalita verso l’uscita.
Matteo e Lorenzo
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