25/01/2015, Grotta di Monte Cucco.
Quella di ieri è stata una domenica dalle mille sfaccettature. Volevamo finire di armare il Pozzo Franco e rilevarlo, ci siamo ritrovati a rilevare la Galleria Nascosta nella Sala Margherita, in turistica……da un estremo all’altro.
Partiamo in 4 da Perugia: Alessandro Urbanelli, Stefano Romani, Matteo Guiducci e Lorenzo Brustenghi. In pasticceria a Sigillo arrivano anche i Marchigiani: Emiliano Poeta con la ragazza, Francesca. Da fuori dalla vetrata osserviamo i bei fiocchi di neve che scoraggeranno dapprima i marchigiani ad entrare e poi Alessandro e Stefano, che ci accompagneranno fino al parcheggio su al monte. Visto che sta nevicando senza sosta decidiamo di ridimensionare i piani evitando di fare tardi ed uscire prima che la macchina, lasciata al bivio di Tobia, venga completamente sommersa dalla neve. Inizialmente decidiamo di puntare verso il Saracco per affrontare una galleria in cui deve essere portato il rilievo ma ci faremo trascinare, dalle potenti luci portate da Matteo, su per una corda che non avevamo mai visto in Sala Margherita…..di solito passiamo frettolosamente su questa parte della grotta, ma oggi decidiamo di dedicargli la giusta attenzione e saliamo su per i circa 30mt di corda che ci portano all’ingresso di un’iniziale comoda condotta. Ben presto le prime strettoie a causa delle grandi concrezioni, tra cui anche qualche rara eccentrica, poi diramazioni su scomodi cunicoli, pozzetti e meandri……..solo un’ottantina di metri rilevati e circa ottantacinque lividi a testa a causa della scomodità impervia del ramo. È evidente come in diversi punti si percepisca un costante e freddo flusso d’aria, pochi i segni di passaggio e di poca energia le operazioni di disostruzione nei punti salienti. L’orologio scorre inesorabile, e prima di poter ultimare il rilievo scocca l’ora (P)x prefissata per il ritorno…….
Una volta fuori avvisiamo della nostra uscita ed all’altezza del ristorante del Lepre riutilizzeremo anche per il ritorno il gentile passaggio offerto da Alessandro e Stefano. Andiamo tutti e 4 a farci tè e pizza al Villa Anita osservando i rispettivi rilievi……che dire, Alessandro ha ingegnato una batteria ausiliaria sul suo palmare che ha permesso alla coppia di effettuare in una sola uscita quasi 800mt di rilievo sulle miniere di Valdorbia, che io sappia un vero record per il GSCAIPG…..certo, le condotte sono larghe ed abbastanza comode, ma 800mt sono davvero tanti ed a quanto ho capito c’è ancora tanto da fare (circa sedici prosecuzioni appuntate sul file di rilievo), occorrono volontari e soprattutto volenterosi per restituire un tecnologico onore ai rilievi. Mentre mangiamo ci accorgiamo, dalle foto pubblicate nel web, che le irrequiete condizioni atmosferiche non hanno impedito le scampagnate al cucco: Macchioni e Donnini che si informano sul nostro rientro e pure una passeggiata di Buio Verticale. Decidiamo quindi di scomodare Mirko Berardi per avere informazioni in più sulla zona rilevata: come sempre preciso e rapido ci scioglierà diversi dubbi, tra cui la via e conseguente scoperta del ramo effettuata da lui nel 2011.
Lorenzo Brustenghi