22/09/2019 – Grotta di Monte Cucco – Regione Urbinate
Voglio approfittare dell’ultimo fine settimana disponibile prima dell’inizio del 45° corso di introduzione per fare un po di attività. L’idea iniziale che avevo era di fare ricerca di cavità conosciute e rilevarle portando avanti il progetto del catasto ma Francesco preferisce andare in grotta in maniera più consistente. Dopo una serie di riflessioni su quale fosse l’obbiettivo migliore da portare avanti decidiamo di disarmare il Gitzmo recuperando un po di materiale che sicuramente farà comodo durante il corso e già che ci siamo tornare alla Regione Urbinate per riprendere il rilievo del ramo fossile.
A noi si uniscono anche Barbara e Bocio con i quali ci incontriamo a Sigillo per fare colazione. Il meteo che prevedeva il finimondo sembra essere clemente con noi tanto da permetterci di cambiarci fuori dal cancello con un pallido sole che a tratti cerca di far capolino tra le nuvole. Una volta entrati ci dividiamo, io e Francesco con passo spedito ci dirigiamo alla Regione Urbinate per fare il rilievo mentre Barbara e Bocio decideranno strada facendo se raggiungerci oppure iniziare il disarmo del Gitzmo. Lungo la via gli lasciamo anche degli omini di pietra e frecce scolpite nel fango per indicargli la strada giusta da seguire qualora avessero avuto voglia di unirsi a noi.
Superate una serie di strettoie entriamo nella Regione Urbinate. per Francesco è la prima volta che entra in questa zona a molti sconosciuta in quanto non presente nel vecchio rilievo. Percorriamo tutta la prima parte di galleria inclinata fino ad arrivare sopra il Pozzo dei Bagni, qui recuperiamo delle corde che avevamo l’asciato l’ultima volta per portarle al bivio dove parte la galleria “2001: Odissea nell’Ospizio”, il nostro obbiettivo. I primi cento metri sono già stati rilevati quindi ci dirigiamo all’ultimo caposaldo e da li iniziamo il rilievo: io al palmare e segnapunti mentre Francesco al DistoX2. Siamo una squadra di rilievo ormai consolidata e procediamo spediti seguendo la via principale lasciando bollini fissi sui pochi bivi che incontriamo. Lungo il tragitto ammiriamo le bellissime marmitte che da metà galleria fanno da ornamento rendendo molto affascinante questo tratto. La galleria termina su un tappo di fango ma circa venti metri prima si trova un passaggio basso sulla sinistra che conduce ad uno stretto cunicolo in salita: l’Infarto. Lungo poco più di trenta metri, una volta arrivati in cima le dimensioni tornano ad essere generose e un pozzo blocca la nostra progressione. Fissiamo il bollino e costatiamo che abbiamo rilevato 250m, non male! Soddisfatti iniziamo il nostro rientro, Barbara e Bocio che non si sono visti, facciamo una breve sosta lungo le marmitte per fare qualche foto e poi rapidamente arriviamo alla base del Gitzmo. Spuntino al volo e si riparte raggiungendo gli altri due in testa al pozzo alle prese con la sistemazione delle corde che avevano appena smontato. Usciremo graziati ancora una volta dal meteo terminando la giornata al fedele Villa Anita.
Matteo
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