21-22/04/2018, Grotta di Monte Cucco
Si torna allo Smussa Anche. Abbiano un conto in sospeso con questo ramo, dobbiamo capire da dove arriva tutta quell’aria che alimenta le nostre speranze.
Saremo soltanto io e Roberto questa volta, entriamo e rapidamente arriviamo al Canin, posiamo la roba per il campo e con grande stupore in poco meno di due ore siamo al limite esplorativo, l’ultima volta ci avevamo messo più di tre ore. Iniziamo subito la disostruzione della stretta spaccatura e centimetro dopo centimetro si prosegue senza sosta, le ore passano inesorabili e con esse aumenta la stanchezza. Sale un po di sconforto e scetticismo nella buona riuscita del lavoro, la spaccature è maledettamente stretta da percorrere su di un fianco dove in alcuni punti non puoi neanche girare la testa perche il casco non ci passa. Poi come mossa da compassione nei nostri confronti la roccia cede e si are un passaggio che ci permette di superare finalmente la spaccatura, scendo ed oltre un passaggio stretto intravedo una condotta, chiamo Roberto che mi raggiunge subito. Era quello che ci voleva, torna il sorriso nei nostri volti, l’adrenalina sale e la stanchezza all’improvviso sembra sparire. Procediamo insieme superando il passaggio stretto e ci infiliamo nella condotta, le dimensioni sono sempre piccole, ma si lascia percorrere. Pochi metri e la galleria termina in una spaccatura più larga, getto un sasso per sondare la situazione con Roberto che mi chiede se serve la corda. Mi affaccio, terrazzino e poi uno scivolo di circa 6 metri, scendiamo sfruttando le prese naturali che troviamo fino alla base dove non possiamo far altro che constatare il termine del nostro sogno. La grotta si è presa gioco di noi, illudendoci, massacrandoci le ossa, dandoci la sensazione che questa volta si concedeva a noi e invece siamo stati duramente respinti. Non ci resta che recuperare il materiale lasciato giù le punte precedenti (trapano, una decina di attacchi completi, 50m di corda e cose varie) trasformando i nostri sacchi in due macigni. La risalita ve la lascio solo immaginare, 6 ore per fare 450m di meandro, addormentandoci un paio di volte cercando di ritrovare qualche energia. Saremo nei sacchi a pelo alle 3:30 per dormire qualche ora e uscire alle 13:00 sotto uno splendido sole.
E’ terminata così l’esplorazione dello Smussa Anche, dopo due anni ci siamo dovuti arrendere ma resta la soddisfazione per una bella scoperta che arricchisce la grotta di Monte Cucco.
Matteo
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