11/06/2017, Grotta dei 5 Laghi (Monte Nerone).
È domenica mattina e sono le 7,30, i gitanti iniziano ad arrivare in sede alla spicciolata, è già tutto pronto per essere caricato nelle macchine. Ci sono quattro iscritti in meno che, presi dalla preoccupazione delle strettoie e consultando YouTube, hanno deciso che la prova sarebbe stata eccessiva rispetto alle loro paure e quindi decidono di rinunciare. Peccato! Avrebbero comunque potuto provare decidendo, in caso all’ultimo momento, se entrare o meno come poi è successo per Adelaide.
Sigfried che viene da Città della Pieve si è perso, Eugenia (gps portatile) lo va a recuperare.
Si parte alla volta di Città di Castello dove faremo la prima sosta “colazione”.
Intanto i Marchigiani si riuniscono a Pian di Molino dove li raggiungeremo più tardi.
Una volta tutti insieme, Gabriele parte per primo con i due deputati ad approntare il campo interno: Valentina e Moreno, ma… li sorpassiamo alle sciovie, non ritrovano la strada.
Salire sul Monte Nerone è uno spettacolo della Natura, un panorama che arriva molto lontano, la strada con una cornice gialla di ginestre, una giornata assolata splendida, è tutto un ottimo inizio.
Parcheggiamo e ci prepariamo, poi ci dirigiamo verso l’ingresso.
Abbiamo tre bambini: Lisa , Leonardo e Mia, i migliori in campo! I primi due entrano per primi insieme ai genitori Max e Mauro, mentre Mia sarà affidata ad Eugenia.
Intanto i nostri due “cavernicoli” sono già entrati per approntare il campo interno, montano la tenda, preparano i fornellino con caffè e thè, ma succede qualcosa di strano: il fuoco inizia a diventare una palla di fuoco, la palla cresce sempre di più, Moreno e Valentina in panico, la paura che scoppi la grotta li assale, non riescono a chiudere il gas. Poi si accorgono che una delle due bombolette di gas è sdraiata e, con una mossa magica, la rimettono in piedi. Finisce la paura, il fuoco si spegne, rimane solo la puzza di gas. Lorenzo, che stava arrivando, aveva notato un bagliore insolito proveniente dal campo, una sorta di luce gialla: che sarà?
Piano piano, come un grande serpentone, sfilano tutti davanti a quella tazzina di caffè e quel bicchiere di thè caldo, un piccolo ristoro durante il “viaggio all’interno della Terra”. Le strettoie più impegnative sono passate, gli animi si riprendono, le ansie si stiepidiscono, è il momento della battuta e dello sfottò.
Il serpentone riprende il via verso l’uscita, ci sono ancora da passare i 5 laghi. Arrivati all’ultimo lago ci si ferma, Eugenia è andata in avanscoperta per capire come fare a passare nel migliore dei modi con Mia, ma… non si vede tornare. Chiamo: – “Eugenia?” – nessuna risposta. Provo di nuovo e mi avvicino, una vocina mi risponde – “mi sono incastrata”.
Torno indietro ed avverto che Eugenia è impegnata in una operazione. Lascio il “tappo” a monte e raggiungo il “salame” a valle rimasto appeso al traverso in modo improbabile, anche Eugenia ha fatto una magia.
Risolto l’intoppo siamo pronti ad uscire, Sara al contatto con l’acqua fredda scarica tutta la tensione accumulata durante la permanenza in grotta e comincia a riversare lacrime nell’acqua del laghetto contribuendo a renderlo salato, Pattuglia porta in braccio Mia oltre l’acqua e siamo così pronti per uscire.
La vista che si può godere all’uscita è bellissima, una leggera brezza stiepidisce la calura, sono le 15 e il sole è bello alto.
Intanto chi è uscito prima di noi ha preparato il campo esterno: cibo, vettovaglie e liquidi da reintegrare, più vino che acqua come nostra consuetudine. Torniamo in abiti civili, il sorriso nei volti di tutti.
Osservo: chi sdraiato a prendere il sole, chi affaccendato nel servire i pasti e le bevande, chi affamato a mangiare, chi in esplorazione del territorio limitrofo, chi a giocare con bastoni e sassi.
È stata proprio una bellissima giornata, la sensazione di un gruppo di amici che hanno accolto un gruppo di “nuovi amici”, calore esterno ed interno, spirito di fratellanza. Per questo ringrazio tutti i miei amici “supereroi” che hanno risposto così positivamente all’iniziativa che ho avuto il piacere e l’onore di dirigere.
Ringrazio, inoltre, chi si è fermato in sede al rientro a lavare tutta la roba dell’uscita, e quando dico tutta dico proprio tutta, sgravando il lavoro dei magazzinieri.
Mi piacerebbe che ognuno di voi potesse aggiungere qualcosa a questo resoconto, ciò che mi sono persa mi piacerebbe condividerla insieme in modo poi da poterlo rendere pubblico nel nostro sito e nella pagina FB, facendo cosi cosa gradita anche ai nostri ospiti.
Fiera di essere una di voi
Lucia Urbani