18/09/2016, Grotta di Monte Cucco.
Tra terremoto, sbarre saldate e vicissitudini varie è passato ormai un mese dal nostro ultimo ingresso al Cucco, veramente troppo per le nostre abitudini. Siamo fuori allenamento ma decidiamo comunque di fare in giornata il nuovo fondo “Ramo Fratelli d’Italia” per rilevare il tratto di galleria che nel periodo invernale viene nascosto alle nostre lampade dalle fredde acque. Sappiamo bene che questo sarà l’ultimo giorno utile per fare il rilievo e nonostante le piogge dei giorni passati e quella che ci accompagna fino all’ingresso entriamo ugualmente.
Saremo in tre: Matteo, Lorenzo e Francesco. Con un passo tranquillo ci incamminiamo verso il nostro obbiettivo, superiamo il Terni, il Perugia, il Baratro, l’acqua è poca il che ci fa ben sperare! Ma la speranza svanisce quando percorrendo i Barbari sentiamo in lontananza l’inconfondibile frastuono del Meandrino. Proseguiamo e passato l’Orco il frastuono della Fluoresceina che si getta nel Berro è spaventoso, la grotta è in piena e noi siamo diretti proprio in una delle condotte terminali dove si raccolgono le acque. Iniziamo a dubitare se troveremo il sifone ancora basso oppure no ma procediamo con la nostra marcia superando i Cunicoli del Vento e prendendo la strada del nuovo fondo. Ma anche qui, arrivati alla Sala della Cascata Bianca, il rumore è fortissimo tanto che fatichiamo a comunicare tra di noi: avevamo già visto in piena questa zona ma oggi è ancora peggio. Capiamo subito che proseguire significherebbe soltanto rischiare, l’obbiettivo era di rilevare delle condotte che si allagano ma con la grotta in piena la curiosità di sapere se è più veloce l’acqua oppure noi non ci è venuta. Decidiamo di rinunciare e diamo uno sguardo alla risalita della cascata che porta verso il Fachiro ma ci fermiamo quasi subito: gli armi esplorativi sono tutti su moschettoni di lega fioriti, ci torneremo più attrezzati. Ci avventuriamo quindi una faglia laterale molto bella dove notiamo blocchi di gesso e fango con tonalità che vanno dal giallo al rosso passando per il viola fino al grigio, bellissimo. Finito il giro turistico riprendiamo la via dell’uscita dove troviamo ancora tanta pioggia che ci accompagna fino alla macchina. Usciamo talmente presto che abbiamo il tempo di lavare le nostre attrezzature in sede prima di cena.
Matteo – Francesco – Lorenzo
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