14/05/2016, Grotta di Monte Cucco.
È sabato mattina e appena Matteo esce dal lavoro si parte con Lucia e Lorenzo direzione Monte Cucco. Entriamo tarda mattinata e con un buon passo iniziamo la discesa verso il nostro obbiettivo di giornata, Lucia si gode la discesa del suggestivo pozzo Gitzmo il più profondo di tutta la grotta visto che per lei è la prima volta che lo vede. Alla base del pozzo prendiamo la Galleria del Campo e superata la prima strettoia Lorenzo già si pente di aver assecondato l’idea di Matteo. Il fango è ovunque, una costante che caratterizza tutta la grotta ma qui si esagera come nella zona di nostro interesse. È ora di rilevare, Matteo al palmare, Lorenzo al distox e Lucia che sceglie accuratamente i punti dove fare il caposaldi ci inoltriamo nella Regione Urbinate scegliendo di rilevare il ramo attivo. Procediamo nella via principale rilevando anche qualche piccola condotta laterale ed un pozzetto che non hanno possibilità di prosecuzione, in breve tempo ci ritroviamo sulla testa del primo pozzo, dal vecchio rilievo fatto dagli esploratori di questo ramo ci torna in mente il nome che gli avevano dato: I Bagni, in effetti è proprio azzeccato il nome, inevitabile non bagnarsi. Va avanti Matteo iniziando ad armare cercando di schivare quanto più possibile il getto d’acqua ma in breve tempo ci dobbiamo fermare senza completare la discesa del primo pozzo in quanto gli attacchi che ci eravamo portati non erano sufficienti. Segniamo il caposaldo fisso e guardando il rilievo che dice 254 m. Fatta qualche foto e video iniziamo la lenta risalita alle 19 passate sperando di arrivare in tempo per cenare, uscendo la sorpresa che non volevamo, piove forte e quando arriviamo alle macchine siamo tutti bagnati, di nuovo. Un grazie particolare al solito Luca del Villa Anita che nonostante avesse già spento il forno ci fa comunque le pizze.
Matteo
