01/05/2016, Grotta di Monte Cucco.
I soliti compagni di avventura sono tutti impegnati chi per un motivo chi per un altro e quindi decidiamo di dare un fine settimana di riposo al meandro Smussa Anche, ma non alla grotta di Monte Cucco. Mi organizzo con Filippo per andare alla Galleria del Campo e portare avanti il rilievo, si uniranno anche Alfredo, Alessandra e Erica con l’obbiettivo di scendere almeno parte del Gitzmo. Partiamo la mattina presto, le previsioni meteo annunciano temporali ed il celo a Perugia ne è la prova, arriviamo a Sigillo dove avevamo l’appuntamento con gli altri e ci mettiamo in marcia per raggiungere l’ingresso. A Pian di Monte la gradita quanto inaspettata sorpresa, è sereno con pochissimo vento, incredibile, mi domando se sono realmente al Cucco. Mentre saliamo Stefano “Renegade” decide di tornare indietro visto che nn si sentiva bene, rimaniamo in cinque uniti fino al Perugia, poi io e Filippo ci stacchiamo dal gruppo e con passo piu veloce andiamo dritti fino alla base del Gitzmo. Qui partiamo con il rilievo, io al palmare mentre Filippo spara punti con il distox ci addentriamo nella Galleria del Campo, zona nuova per i nostri occhi, procediamo rapidamente fino alla prima strettoia, ci leviamo gli imbrachi e proseguiamo. Oltre nuovamente grandi ambienti, sentiamo un rumore di cascata in lontananza e ci dirigiamo in quella direzione ignorando una specie di pozzetto molto fangoso, non conosciamo la strada e andiamo a caso cercando di basarci su un vecchio racconto di Filippo Felici letto tempo fa. Arriviamo sotto una bella cascata, la parte alta dell’attivo è impraticabile senza fare una grossa doccia, cerchiamo a destra e a sinistra il passaggio che porta alla Regione Urbinate ma non lo troviamo, decidiamo di fermarci qui con il rilievo e dopo qualche foto torniamo indietro per dare uno sguardo al pozzetto fangoso. Seguiamo le orme degli esploratori passati e troviamo il passaggio superando due strettoie intervallate da un laghetto, ricordavo bene di aver letto la descrizione di questo passaggi, oltre si apre la Regione Urbinate fatta di grandi gallerie dove l’acqua scorre rapida verso il basso, giriamo parecchio percorrendo circa 100/200 metri. Soddisfatti di aver messo la testa in questa parte di grotta che prossimamente ci terra molto impegnati con il rilievo torniamo indietro, alla base del Gitzmo sentiamo le voci degli altri tre che stavano risalendo dopo che avevano raggiunto la base del pozzo “bravi”, iniziamo anche noi la risalita per uscire tutti e 5 insieme e festeggiare il compleanno di Alfredo al Villa Anita.
Matteo