12/09/2015, Grotta di Monte Cucco.
Puntuali ci ritroviamo al bar Bella Napoli, siamo Matteo Guiducci, Lorenzo Brustenghi e Francesco Spinelli. La destinazione è sempre il Cucco, la giornata è gradevole di fine estate, partiamo scarichi solo con il materiale da rilievo e per fare qualche foto. Scendiamo rapidi, ai Barbari incontriamo Luca Poderini con altri due speleo, un saluto veloce e riprendiamo la nostra marcia. Arrivati al Canin ci dissetiamo dalla nuova cannelle targata GSCAIPG, poi ci inabissiamo nei cunicoli del vento. Arriviamo all’Area 150 fino al punto dove era fermo il rilievo, fatichiamo per trovare il segno rosso del caposaldo anche perché solo Francesco era presente la volta precedente con Stefano e Luca, ma non si ricordava la posizione.
Nel frattempo Matteo si spalma sul meandro per raggiungere la base e recuperare un barattolo metallico che era caduto dal sacco di Francesco, raggiunto per un pelo. Ora ci siamo, iniziamo il rilievo, Francesco prende i punti, Matteo usa il Distox e Lorenzo da forma al nostro lavoro. Proseguiamo senza sapere dove sia la strada giusta, nessuno di noi era mai passato prima, cerchiamo di restare sempre sulla parte larga del meandro alto circa 10 m, incontriamo alcuni bivi ma che si rivelano tutte condotte di poca importanza. Nell’ultima parte le condotte abbandonano la forma a “serratura” e diventando più tondeggianti fino ad arrivare in una zona molto più attiva dove l’acqua a valle finisce in un sifone, mentre a monte si risale fino alla congiunzione con la via del nuovo fondo chiudendo il rilievo sul caposaldo già presente. Per poter chiudere questo anello risaliamo per circa 30 metri su 2 pozzi intervallati da strettoie e abbondante stillicidio; sulla sommità individuiamo il bollino lasciato sul ramo Fratelli d’Italia sparandolo con il laser da un terrazzino scivoloso. La grotta è in secca totale, nonostante ciò quest’ultima parte è ricca di acqua che scorre da diversi punti, probabilmente difficilmente percorribile durante i mesi piovosi, forse impraticabile.
Iniziamo a tornare indietro per completare il rilievo dell’ultimo bivio ed anche se esaminando il palmare è abbastanza evidente che stiamo tornando sulla sala precedente, decidiamo comunque di spingere i nostri corpi nell’ultima parte piuttosto stretta; Francesco deduce intelligentemente che lo spazio è troppo poco per tutti e 3 lasciandoci l’onore di proseguire, ed all’obbligo di bagno di acqua e fango sulla bassa strettoia Lorenzo vince l’umido breve viaggio che come volevasi dimostrare porta molto ma molto scomodamente nella sala precedente di fronte al sifone. Terminato il rilievo decidiamo di disarmare tutta la zona recuperando molto materiale utile da riutilizzare da altre parti. Alle 21:45 siamo cambiati fuori dalla grotta pronti per una pizza al Villa Anita.
Matteo, Lorenzo e Francesco
