07-08/11/2014, Grotta di Monte Cucco.
Finalmente il corso di introduzione alla speleologia è finito, Lorenzo si è fatto i suoi cinque giorni di mare e neanche il tempo di farlo atterrare con l’aereo che si parte direzione Cucco. Questa volta si unisce anche Luca che ormai da mesi voleva arrivare in Sala Agnese ma, per un motivo o per l’altro non c’era mai venuto. Partiamo tarda mattinata, giusto il tempo di far dormire qualche ora Lorenzo, caricare le batterie del trapano e via. Arriviamo a pian di monte dove troviamo un clima anomalo per essere novembre , sembra quasi estate, niente vento, la nebbia sul versante marchigiano e il sole che ci fa sudare anche in maniche corte. Ci cambiamo, dividiamo il materiale e partiamo.
Alla Cattedrale facciamo subito la prova del DistoX del gruppo per vedere se ben calibrato, visti i problemi avuti le ultime volte e non avere brutte sorprese più tardi; mentre aspetto, per non sentire freddo mi arrampico ed entro su una condotta che prosegue per qualche metro fino ad una strettoia, oltre si vede che torna ad allargarsi e un venticello arriva dal buchetto, ma non è la nostra priorità qui ci si torna con comodo. Risceso, partiamo e con stupore il laghetto Terni è vuoto mentre il resto della grotta è nel momento di piena, anche nella zona nuova la portata d’acqua è notevole ed il rumore si sente quasi dalla base del terzo ramo. Arrivati in Sala Agnese mangiamo, posiamo tutto ciò che non serve e partiamo per l’ennesima volta con il rilievo della Galleria Tre Corde sperando che sia la volta buona, in breve tempo rileviamo tutta la galleria fino al Pozzo Cristiano. Nel frattempo Luca aveva chiesto di vedere come funzionava un manzo quindi decidiamo di allargare il meandro trovato da Lorenzo la volta precedente ma che si rivela un fiasco visto che prosegue stretto 20cm. A questo punto ci dirigiamo alla finestra sul pozzo della Somma che Scotta nel quale riponevamo tante speranze, ma che si rivela il secondo fiasco di giornata, infatti la finestra finisce direttamente nella galleria dei gessi spengendo ogni speranza di prosecuzione. Torniamo in Sala Agnese, ceniamo e poi a letto, sono già le due di notte. La mattina ci sveglia Luca infreddolito, il sacco a pelo estivo non è il massimo per dormire in grotta, facciamo un caffè per scaldarci e svegliarci, sistemiamo il campo e ci incamminiamo verso l’uscita, ma ci fermiamo subito al Pozzo Perfetto, dove Lorenzo inizia ad armare una nuova via con multimonti che sostituirà quella attuale troppo scomoda e vicina all’acqua. Con questa uscita abbiamo iniziato il lavoro di riarmo della zona nuova con i resinati. Mentre usciamo ci concediamo qualche foto e qualche giretto nella zona dell’orco molto labirintica, arrivati ai Barbari incontriamo Tommaso e Francesco del gruppo di Gubbio che si erano fatti un bivacco dopo aver rinunciato di fare il vecchio fondo, quattro chiacchiere e via ormai l’uscita è vicina. Una volta usciti il telefono di Lorenzo non smetteva più di suonare, ci cercavano tutti preoccupati dell’ora tarda. A saperlo qualche ora in più e il soccorso gentilmente ci portava un sacco di materiale utile… A parte gli scherzi complimenti a Luca per essersi unito al gruppetto e rendendosi molto utile.
Lorenzo Brustenghi
Matteo Guiducci
Luca Bussolati